Il Parco Archeologico

Leontinoi era l’unica colonia greca in Sicilia distante dal mare ma collegata ad esso attraverso il fiume S. Leonardo, l’antico Terias, che le barche potevano risalire fino alla confluenza con il fiume Lisso e tramite questo raggiungere le falde del colle Tirone e dunque l’ingresso settendrionale della città.

Leontinoi, come scrive anche Polibio, sorgeva sulle alture dei colli S.Mauro e Metapiccola mentre nella valle sottostante si trovava l’agorà.

Alle due estremità vi erano le porte: quella settendrionale si apriva verso i fertili campi di Leontinoi “la terra arabile”; quella meridionale verso Siracusa.

A partire dagli anni ’50, le ricerche, guidate dal Prof. Giovanni Rizza, consentirono di mettere in luce le fortificazioni e la porta meridionale della città, la necropoli antestante e le aree sacre sulle alture dei due colli. La caratteristica della porta sud è quella di una costruzione a “tenaglia” più volte ricostruita per le vicende storiche che segnano la città.

La necropoli meridionale, databile tra il VI e il III secolo a.C., si trova a sud delle fortificazioni. Si tratta di fosse di diverse dimensioni scavate nel calcare.

Caratteristici sono gli “EPYTIMPIA” monumenti funerari a piramide gradinata posti sopra la sepoltura, ancora oggi visibili.

Tracce di due templi si trovano sulle alture dei colli S.Mauro, dove è stata rinvenuta una notevole quantità di frammenti architettonici.

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